Quando potrebbe essere necessario sostituire un impianto dentale

Sono diversi i casi in cui potrebbe essere necessario sostituire un impianto dentale: le informazioni utili.

In questo approfondimento vedremo quando potrebbe essere necessario sostituire un impianto dentale, uno scenario raro ma non impossibile. Potrebbe, ad esempio, essere necessario procedere con la sostituzione di un impianto a causa di un’infezione o per problemi che possono emergere con l’avanzare dell’età.

Quando e perché potrebbe essere necessario sostituire un impianto dentale

L’implantologia è una tecnica affidabile e sicura ma, in alcuni casi può accadere che si renda necessaria la rimozione degli impianti dentali. I motivi possono essere diversi, ma quello più frequente è la presenza di infezione nell’osso intorno all’impianto.

Spesso ci chiediamo quando bisogna sostituire un impianto dentale. Nel corso del tempo e con l’avanzare dell’età sappiamo bene che il nostro sorriso non sarà più quello di prima e questo succede anche all’impianto dentale. Quando si muove o avvertiamo un senso di instabilità, potrebbe essere necessario procedere con la sostituzione dell’impianto. Ovviamente la decisione spetta al dentista, quindi il consiglio è quello di rivolgersi immediatamente al proprio specialista di fiducia nel caso in cui avvertiste problemi o anomalie all’impianto.

Specifichiamo che la sostituzione di un impianto dentale è uno scenario possibile ma remoto. Prima di procedere con la sostituzione, il dentista tenterà di risolvere il problema intervenendo sull’impianto esistente.

L’importanza della prevenzione: le visite di controllo

Ovviamente per i soggetti con un impianto dentale è opportuno effettuare controlli periodici che consentono al dentista di avere un quadro sempre aggiornato circa lo stato di salute dell’impianto e, in generale, del cavo orale. In occasione di una visita di controllo è possibile, ad esempio, intercettare un’infezione nella sua fase iniziale e intervenire in tempi utili, senza conseguenze sull’impianto, quindi. Sottoporsi regolarmente a visite di controllo dal proprio dentista, quindi, significa preservare non solo l’impianto dentale ma la salute di tutto il cavo orale.

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Come funziona Invisalign e quali sono i vantaggi

Invisalign rappresenta una delle soluzioni più efficaci ed innovativi per risolvere problemi relativo all’allineamento dei denti.

Gli allineatori trasparenti rappresentano, ad oggi, la tecnica più innovativa ed utilizzata oggi per allineare il tuo sorriso: scopriamo nel dettaglio cos’è e come funziona Invisalign.

Invisalign, cos’è e come funziona

Invisalign è una soluzione che si avvale di allineatori semi-trasparenti per raddrizzare i denti storti. Ma come funziona? Prima di tutto il dentista dovrà prendere l’impronta della bocca. Poi si procederà con una simulazione del trattamento ortodontico, mostrandoti con un video il tuo nuovo sorriso al termine del trattamento. Se sarai contento del risultato, si procederà con la produzione di mascherine modellate sui denti, spiegandoti come si mettono e tolgono.

Invisalign indossato: come e quando metterlo

A questo punto, indossato il primo allineatore, dovrai ricordarti di:

  • tenere le mascherine in bocca per almeno 22 ore al giorno: dovrai toglierle per mangiare e lavarti i denti;
  • procedere con visite di controllo ogni 4-6 settimane per controllare l’andamento del trattamento.

Benefici e vantaggi

Ma perché Invisalign è così utilizzato? Ecco alcuni vantaggi:

  • le mascherine sono sostanzialmente invisibili ed è quasi impossibile che qualcuno possa accorgersi che le indossi;
  • sono rimovibili e il fatto che possano essere tolte per lavarsi i denti consente un’igiene orale più semplice e precisa;
  • ultimo ma non ultimo, è possibile vedere in anteprima quelli che sono i risultati al termine della lavorazione.

Inoltre, Invisalign consente di risolvere la maggior parte dei disturbi legati alla malocclusione dentale soprattutto in caso di diastemi, morso profondo, morso aperto e affollamento dentale.

Alla fine del trattamento, potrai contare su delle mascherine di mantenimento da indossare tutte le notti. Si tratta di una tecnica indispensabile per far sì che i denti mantengano la posizione ottenuta al termine del trattamento, quando potrai sfoggiare un sorriso perfetto.

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Igiene orale e prevenzione: come prendersi cura dei denti dopo Natale

Dopo Natale è di particolare importanza tornare a prendersi cura con attenzione della pulizia dei denti e, in generale, della propria igiene orale.

In questo approfondimento vedremo come prendersi cura dei denti dopo Natale, un periodo dell’anno particolarmente insidioso per la nostra salute orale per il consumo, talvolta eccessivo, di zuccheri e di alimenti cariogeni. Ecco alcuni consigli utili per proteggere il tuo sorriso.

I nostri suggerimenti sulla cura della salute dei denti dopo Natale

Le feste mettono a dura prova la salute dei nostri denti con tanti peccati di gola a cui spesso facciamo fatica a resistere. Bisogna quindi sforzarsi di seguire le indicazioni di base dell’igiene orale, come ad esempio lavarsi i denti almeno due volte al giorno. L’abuso di dolci (e non solo) durante le feste richiede una maggiore cura dei denti. Lo zucchero, si sa, è il peggior nemico dei denti, poi ci sono gli alimenti morbidi o gommosi che si attaccano ai denti e quindi sono molto più difficili da rimuovere. Se durante le festività hai abbassato la guardia, tornato alla regolarità non sottovalutare la tua igiene orale e prenditene cura con particolare attenzione prestando attenzione anche all’alimentazione, che costituisce un elemento importante anche in ottica della prevenzione: mangiare sano consente di mantenere i denti in salute.

La pulizia dei denti professionale

Durate il periodo delle feste sarebbe buona norma evitare o almeno limitare il consumo di alimenti e bevande che possono danneggiare il nostro sorriso, ma siamo consapevoli del fatto che durante le festività può essere difficile limitarsi o mantenere un comportamento corretto al cento per cento. Ovviamente questo non rappresenta un problema irrisolvibile. Il suggerimento, al termine delle feste, è quello di procedere con una visita di controllo dal dentista e magari con una pulizia dei denti professionale, così da ripristinare l’ottimale stato di salute della nostra bocca ed essere certi che Natale, Capodanno ed Epifania non abbiano lasciato… il segno.

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Quali sono i sintomi di un impianto dentale fallito

Impianto dentale fallito, quali sono i sintomi, le cause e cosa fare in caso di rigetto della protesi: le informazioni utili.

In questo approfondimento ci soffermeremo su un’altra tematica di interesse comune vedendo da vicino quali sono i sintomi di un impianto dentale fallito.

Cosa sapere

A volte affidarsi ai migliori specialisti di impianti dentali non basta. Può capitare che la protesi viene rigettata e per questo bisogna capire fino in fondo la natura del problema. Generalmente la problematica può essere risolta senza particolari problemi dallo specialista ma ovviamente è di fondamentale importanza muoversi tempestivamente quando si intercettano i primi segnali di un possibile rigetto della protesi.

Impianto dentale fallito: sintomi

I principali sintomi di un impianto dentale fallito sono:

  • gonfiore, dolore e sanguinamento intorno all’impianto dentale, principalmente causati dalla placca batterica e da una scarsa igiene orale.
  • sapore metallico, dovuto alla presenza di sangue all’interno della bocca che causa il sapore ferroso nella saliva.
  • Impianto poco stabile che porta ad un’eccessiva mobilità della protesi dentale

Le cause

Ma quali sono le principali cause di un impianto dentale fallito? Tra di esse è possibile distinguere due principali tipologie: quelle di breve periodo e quelle di lungo periodo.

Se l’impianto dentale risulta fallito nel giro di un mese dall’intervento significa che il processo fondamentale di osteointegrazione dell’impianto non ha avuto luogo correttamente. Questo accade perché si manifestano diverse complicazioni come l’apertura del lembo suturato durante il posizionamento dell’impianto; la presenza di una malattia infiammatoria dei tessuti molli adiacenti all’impianto; mobilità dell’impianto durante la fase di guarigione e presenza di patologie pregresse o cattive abitudini come il fumo o l’assunzione di alcool. Ovviamente può succedere che a distanza di qualche tempo dall’operazione chirurgica si possano manifestare disturbi legati all’impianto. Anche se magari il processo di osteointegrazione avviene con successo, è possibile che alcuni fattori incidano negativamente sull’impianto. Pensiamo al  tabagismo, complicanze dovute al diabete; obesità; radioterapia; bruxismo e scarsa igiene orale e conseguente presenza di malattie infiammatorie.

Se vuoi saperne di più, rivolgiti al centro DM Dental: contattaci senza impegno per sapere come prenderti cura del tuo sorriso.